Rimedi naturali: le proprietà nascoste del caffè

Le proprietà stimolanti del caffè sono note praticamente a tutti, ma spesso si esagera nel demonizzare una bevanda che, invece, molte volte ci viene in soccorso nei momenti più critici delle giornate, siano esse lavorative, di studio o, perché no, sportive.

Quello che i più non sanno, e chissà perché non viene mai divulgato a sufficienza, è come il caffè sia composto anche da sostanze diverse dalla caffeina, sostanze che possono avere effetti benefici sull’organismo umano. Un gruppo di questi composti è rappresentato dagli acidi clorogenici, originati dall’esterificazione di acidi fenolici, come l’acido caffeico, con l’acido chinico; al di là di queste nozioni di chimica organica, è interessante sapere come questi composti abbiano proprietà antiossidanti, cioè combattano la formazione dei radicali liberi che, per loro natura e proprietà chimico-fisica, tendono a danneggiare le cellule, soprattutto quelle facenti parte del sistema nervoso centrale e dell’apparato cardio-circolatorio.

L’acido clorogenico, però, è anche utile nella prevenzione del diabete mellito di tipo 2, quello altrimenti detto non insulino dipendente, sfavorendo l’assorbimento del glucosio da parte della mucosa gastrica, ed è parimenti efficace nel preservare le cellule della sostanza nera di Sömmering, localizzate in una specifica regione del mesencefalo, e responsabili, con il loro deterioramento, dell’insorgenza del Morbo di Parkinson.

Non è ancora chiaro il meccanismo, ma il caffè sembra essere anche un potente alleato del fegato, dove sarebbe in grado di proteggere le cellule dall’attacco di malattie come la cirrosi e l’epatite virale; alcuni studi, infatti, hanno riscontrato una diminuzione delle transaminasi (AST e ALT) e della gammaglutamiltranspeptidasi (gamma-GT o GGT), enzimi contenuti nelle cellule epatiche, in soggetti a rischio per la forte abitudine all’assunzione di bevande alcoliche.

Come gustare il caffè? E in quali preparazioni culinarie è richiesto?

Il caffè è alla base del tiramisu, ad esempio, e di molti altri dolci a cucchiaio come mousse e creme. Ovviamente, tuttavia, il modo migliore è gustarlo caldo preparato con la moka o con una macchina elettrica. Con l’augurio, per tutti, che nonostante l’attuale pandemia ci venga presto consento di gustare una tazzina di caffè al bancone del bar.

Non resta quindi che procurarsi una buona miscela per la moka o, meglio ancora, il miglior caffè in capsule reperibile sul mercato e assaporare il gusto di quelle tre/quattro tazzine che ci si può permettere quotidianamente, senza incorrere nei tanto pubblicizzati effetti collaterali ma, anzi, facendo ricorso a quelle proprietà che, lungi dall’essere la soluzione a tutti i problemi, sono comunque in grado di aiutare in quella corsa ad ostacoli che è l’esistenza stessa.