La volontà dell’uomo di conoscere ed utilizzare la natura a fini terapeutici e curativi ha radici storiche che risalgono alle origini della civiltà.
Dal mondo orientale provengono le notizie più antiche di uso di piante officinali per il miglioramento psico-fisico dell’uomo, ma negli ultimi anni, accertati dati statistici ci dicono che anche in Occidente sta crescendo l’interesse per le terapie naturali.
Le cure naturali, differentemente da quelle chimiche, hanno la caratteristica di concepire la patologia in riferimento all’uomo nella sua unità di corpo, mente e spirito, concentrandosi dunque non solo sulla parte malata, come avviene per la medicina tradizionale, ma sull’intero organismo che viene visto come sistema complesso da riportare all’equilibrio globale. Tale approccio viene definito “olistico”, un termine che deriva dal greco “holos” e significa, appunto, “totalità”.
Curarsi senza ricorrere a farmaci comuni, che spesso hanno controindicazioni peggiori della malattia che intendono curare, significa dunque avviare un viaggio dentro se stessi per scoprirne la vera essenza.
Escludendo poche malattie e traumi accidentali scopriremo che il problema di cui soffriamo dipende da diverse cause e circostanze: lo smog, l’errata alimentazione, la sfera emozionale e la nostra storia clinica possono indebolire l’organismo e predisporlo all’attacco di batteri e virus. E’ in questi casi che infusi, decotti, prodotti a base di erbe, oli essenziali o semplicemente l’educazione al cibo sano di origine biologica possono diventare una grande arma a difesa della nostra armonia psico-fisica.
Tali prodotti sono infatti ricchi di antiossidanti, sostanze che ritardano l’ossidazione e quindi l’invecchiamento delle nostre cellule, di principi attivi benefici per l’organismo e privi di residui tossici derivanti da procedimenti di sintesi chimica.
Scegliere rimedi naturali significa quindi non solo provvedere al benessere di se stessi, ma anche al rispetto per l’ambiente e alla tutela del patrimonio naturale.